Comunicato Stampa – Coord. dei Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia

 

15-12-17 Comunicato Stampa

Incontro CGIL – Comitati su Aeroporto “A. Vespucci” di Firenze Peretola –
Vecchia e Nuova Pista – Decreto Decisorio del Presidente della Repubblica

Ieri pomeriggio siamo stati ricevuti dalla CGIL Toscana per spiegare nel dettaglio la nostra posizione sulla
nuova e vecchia pista.
Gli approfondimenti hanno evidenziato norme e procedure adottate per la nuova VIA per la pista 12/30 in
attesa di Decreto Ministeriale, come pure la situazione del rinvenimento dello “sperduto” Decreto
Decisorio Presidenziale che obbligava, ma ancora obbliga specialmente i soggetti valutatori, dal momento
in cui ne abbiamo contezza – per legge – ad ottemperare verifiche delle prescrizioni a loro attribuite per
competenza.
Per la Nuova Pista abbiamo ribadito che la scelta strategica e lungimirante sarebbe la terza
intercontinentale a Pisa per voli diretti da/per qualsiasi parte del mondo, visto poi che a breve sarà
collaudato ed omologato il nuovo radar di ultima generazione che aumenterà anche la capacità operativa
nonostante l’aeroporto sia Militare e Civile, soluzione che quadruplicherebbe anche i posti di lavori, di fatto
con un investimento di 1/5 rispetto al Nuovo Aeroporto di Firenze.
In riferimento poi al ballo delle cifre lette sui media in questi giorni, abbiamo informato CGIL che lo Studio
SIA presentato il 24/3/2015 da ENAC-Toscana Aeroporti parlava di 365Milioni di Euro, al netto di ribassi
d’asta, ma escluso l’ IVA, gli espropri dei terreni, la caratterizzazione e bonifica delle terre, per un areale di
240ha. Con il parere 2235 abbiamo poi preso atto che l’aerea di intervento è più che raddoppiata 510ha, ai
quali vanno aggiunti oltre espropri e bonifiche anche tutti i costi delle opere idrauliche, elettrodotti,
gasdotti, autostrada vasche di laminazione fisse e dinamiche, spostamento stazione carburanti A/11 Art. 6
Aziende a rischio rilevante Seveso III, a fronte del quale i nostri tecnici in via conservativa-cautelativa
stimano costi oltre 700M di Euro.
Il che fa dedurre come questa opera non abbia la sostenibilità ambientale-economico-finanziaria.
Tornando al Decreto Decisorio Presidenziale abbiamo comunicato a CGIL che dal 21/11/2017 a nostro
avviso tutti i soggetti preposti sono obbligati per legge alle verifiche, ed in mancanza di adempimenti
DEVONO IMMEDIATAMENTE PROVVEDERE AD EMANARE PROVVEDIMENTI CHE RIDUCANO IL
FLUSSO DEI VOLI-PASSEGGERI A CAUSA DELLE MANCATE COMPENSAZIONI AMBIENTALI.
Le motivazioni di tutto quello che accade non sta a noi verificarle ma come abbiamo spiegato bene a CGIL,
questa nuova situazione potrebbe comportare anche una riduzione occupazionale, d’altra parte ADF
poteva nel 2003 scegliere una strada diversa e procedere con l’allungamento della pista attuale.
La stessa ADF oggi Toscana Aeroporti a nostro avviso con obbligo immediato di ottemperanza visto i
principi di diritto comunitario “ chi inquina paga” visto che potrebbe essere senza le dovute autorizzazioni,
avendo pubblicamente detto di NON aver mai attivato il Decreto di VIA 0676/2003 dovrebbe
immediatamente ridurre il flusso dei voli, visto che non è stata autorizzata in altra maniera per quanto di
nostra conoscenza ad aumentare il flusso dei passeggeri ed il relativo inquinamento senza ulteriori misure
mitigative.
Abbiamo infatti informato CGIL che lo sviluppo aeroportuale non si è affatto fermato come dimostrano le
sottostanti evidenze che contraddicono quando dichiarato da ENAC e Toscana Aeroporti con
implementazione della portanza pista per aeromobili (A319), ampliamento del loop testata pista 23, tutte
azioni che hanno portato all’aumento del traffico certificato anche da Assaeroporti, 30.860 movimenti aerei
registrati nello scalo fiorentino nell’anno 2003, rispetto ai 32.018 movimenti del 2010 e ai 35.645 movimenti
del 2016 che altrimenti in assenza di validità del Decreto di VIA 0676/2003 che si dice di non aver mai
attivato, NON avrebbero avuto per quanto di nostra conoscenza le necessarie autorizzazioni per gestire
tale volume di movimenti.
La dimostrazione è molto semplice, se la pista fosse stata allungata di 250 metri per ogni testata come
“imposto” dal Decreto VIA 0676/2003 gli A319 avrebbero potuto operare a pieno carico, anche su rotte
media (Dubai/Abu Dhabi) avendo l’ A319, ben 1000 Km in più di autonomia rispetto a tutti gli altri
aeromobili e di fatto avendo anche minor problemi di dirottamenti a causa dei venti di coda, che dal
giornale aeroportuale risultano essere solamente l’ 1,9% del totale movimenti.
Perciò abbiamo chiarito a CGIL anche del contesto normativo ai sensi del quale ENAC a nostro avviso non
può dichiarare: “”Si evidenzia che l’aeroporto di Firenze è attualmente certificato in accordo alla
normativa nazionale costituita dal Regolamento ENAC per la certificazione e l’esercizio degli aeroporti; con
tale certificazione viene attestata la rispondenza ai requisiti nazionali e internazionali applicabili in materia
di sicurezza individuati dall’Ente.”” essendo ENAC ente pubblico economico, mero Regolatore, di
conseguenza soggetto subalterno e sottostante alla Commissione di Ministeriale Nazionale di VIA ed
allo stesso Consiglio di Stato, gli è fatto obbligo solo di rispettare e far rispettare le sentenze.
Non certo per mera citazione abbiamo fatto presente che le Sentenze del Consiglio di Stato 1360/1361-2016
favorevoli all’Ente Regolatore una che ha addirittura vietato la costruzione del Nuovo Stadio di Cagliari,
ENAC le recepisce perché favorevoli , mentre quelle NON favorevoli forse le disconosce deducendo
quindi dal nostro punto di vista una differenza valutativo-comportamentale.
Ci rimane poi difficile pensare come la Regione Toscana che con parere espresso dalla stessa con
prot.108/2571/09-02-01 del 16/04/2003 è stata chiamata in causa da ADF, che ha considerato tale parere
lesivo degli propri legittimi interessi di parte ADF, acquisito dalla Regione in data 04 Marzo 2004 Sez. 127
con protocollo 2044/06.07.02, che alla Regione non sia stato notificato un Decreto Decisorio Presidenziale
quando la sessa era stata chiamata in causa proprio dal Ricorrente.
Abbiamo quindi ribadito a CGIL che da quando ne hanno avuto contezza (21.11.17.. se non prima) i
soggetti preposti devono fare rispettare le prescrizioni specialmente per i soggetti istituzionali
verificatori Regione e Arpat in primis. Il previsto cambio di orientamento pista non “DEROGA” ed
esclude l’obbligo delle prescrizioni-ottemperanze sulla sicurezza e sull’ambiente almeno fino a quando
l’attuale pista non sarà dismessa, in rispetto e salvaguardia dell’ambiente, per cui sarebbe OBBLIGO a
nostro avviso riportare il flusso dei Movimenti e tipologia aeromobili ex Ante Decreto di VIA
0676/2003 ovvero al massimo 1,5 Milioni di passeggeri anno.
Coordinamento Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia

Comunicato Stampa 05/12/2017

Aeroporto : il quadro prescrittivo è lo stesso di un anno fa

Agli organi di Stampa

Prendiamo atto di quanto pubblicato sul sito del Ministero circa la conclusione dell’Iter di Valutazione di Impatto Ambientale sul Nuovo Aeroporto di Firenze.
Dopo un anno, i due Ministri (Ambiente e Beni Culturali) si ritrovano esattamente allo stesso punto, ovvero al parere 2235 del 2/12/16, che naturalmente NON era piaciuto al Proponente, tanto da far posporre il Decreto di VIA per un anno con l’intento di ridurre il quadro prescrittivo tramite un supplemento di VIA confezionato ad arte con l’improprio recepimento della NUOVA Direttiva VIA UE 52/2014 tanto da far insorgere diverse Regioni (ricorsi alla corte costituzionale) e tante associazioni (incluso le nostre) con ricorsi e petizioni al Parlamento UE.
L’obbiettivo di ammorbidire le prescrizioni è miseramente fallito visto che nella nota apparsa sul sito del ministero si riconfermano “ integralmente l’intero quadro prescrittivo e ritenendo le informazioni fornite successivamente dal Proponente non rilevanti e comunque tali da non variare il giudizio di compatibilità già espresso.”
Se i Ministri emetteranno il Decreto di VIA  come abbiamo sempre dichiarato, verificheremo ed eventualmente lo impugneremo nelle dovute sedi.
 
Nel frattempo però abbiamo preso atto che sulla pista attuale 05/23 non sono state verificate le prescrizioni del Decreto di VIA Ministeriale 0676/2003, “obbligatorie” dopo il “rinvenimento” del Decreto Decisorio del Presidente della Repubblica.
 
Dal nostro punto di vista l’attuale aeroporto/pista non sarebbe a norma di legge, per questo abbiamo richiesto da diversi giorni agli organi competenti, Ministero dell’Ambiente in primis, di farci sapere a fronte di quale legge, prassi consolidata e/o autorizzazione oltre a diversi dubbi tecnico-infrastrutturali sollevati, come un aeroporto può arrivare ad una gestione di un traffico aeroportuale di 2,5 milioni di passeggeri “declinando” gli adempimenti del Decreto di VIA 0676/2003 per ammissione dello stesso proponente/gestore.
 
Non ci sarebbero altri atti per quanto di nostra conoscenza, che autorizzino il gestore per arrivare a questo tipo di sviluppo aeroportuale, se non tramite tale Decreto 0676, da cui poi ne deriverebbe l’obbligo TOTALE delle “prescrizioni” e delle relative verifiche di ottemperanza.
 
Attendiamo perciò risposte precise, puntuali e veloci, dai soggetti deputati agli obblighi di verifica e controllo fra cui anche la Regione ed Arpat.
Coordinamento Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia
www.pianasana.org

FATTI ……… E NON COMUNICATI STAMPA

Da: CCSP Po & Pt
Data invio: ‎domenica‎ ‎26‎ ‎novembre‎ ‎2017 ‎12‎:‎11
A: redazione@gonews.it, direttore@lanazione.net, plermini@rcs.it, Edoardo Bianchini Linea Libera, Nadia Tarantino Toscana TV, Piana Notizie Pier Francesco Nesti, TuttoSesto, Eleonora Barbieri Toscana TV, Leonardo Montaleni Nazione & TVP, PianaNotizie::Redazione, Repubblica Ilaria Ciuti, Samuele Bartolini Il Tirreno Fi, Fatucchi Marzio, Corriere FI Marzio Fatucchi, La Nazione Po Redazione D. Bruschi, Il Tirreno Po Cronaca, La Nazione Po Redazione D. Bruschi, Valentina Tisi Bisenzio Sette, La Nazione Fi Redazione, Repubblica Massimo Vanni, Ernesto Ferrara Repubblica FI, l.montanari@repubblica.it, Nove da Firenze Stefano Romagnoli C.R., Nove da Firenze Nicola Novelli Direttore, Toscanamedia – Internews, alessandroromiti@linealibera.info, Redazione Prato, redazione@controradio.it, Ansa Fi Stefano Fabbri, ansa.firenze@ansanet.it, ansa.firenze@ansa.it, Rai 3 Redazione, Valentina Roselli Il Fatto FI
Cc: Coordinamento Pianasana, sindaco@comune.calenzano.fi.it, Lorenzo Falchi Sindaco Sesto F. no, Matteo Biffoni Sindaco, Comune Campi B. Emiliano Fossi, sindaco@comune.signa.fi.it, m.martini@comune.poggio-a-caiano.po.it, segreteriagenerale@comune.carmignano.po.it, segreteriasindaco@comune.lastra-a-signa.fi.it

Prato, 26 novembre 2017                                    COMUNICATO STAMPA

 

Oggetto: Decreto VIA Peretola 0676/2003 & Decreto Decisorio del Presidente della Repubblica

Prendiamo atto del goffo tentativo di Toscana Aeroporti (TA) di delegittimare le prescrizioni di VIA del DCC 0676/2003, adducendo motivazioni generiche e comunque errate.

Intanto, ci pare davvero singolare che il decreto del Presidente della Repubblica del 5.6.2012 che ha deciso, respingendolo, il ricorso straordinario proposto, nell’anno 2003, da Società Aeroporto di Firenze (AdF) sia stato conosciuto dall’Ente Gestore dello scalo fiorentino, soltanto in data 21.11.2017, posto che i decreti presidenziali vengono immediatamente trasmessi, dal Ministro competente, al legale della parte ricorrente. In ogni caso, non occorreva certo attendere l’esito di tale ricorso straordinario per ottemperare il decreto VIA 0676/2003, che -nonostante il suo gravame- restava medio tempore pienamente valido ed efficace. Toscana Aeroporti rimaneva dunque vincolata ad ottemperare tutte le prescrizioni del l’anzidetto decreto VIA, cosa che non ha  invece fatto.

Nel merito, poi, se il Piano Generale di Sviluppo dell’Aeroporto orizzonti 2005 – 2010 non fosse davvero mai stato portato in esecuzione, come asserito da TA, a fronte di quale autorizzazione è stato possibile trasferire gli hangar Meridiana, Polizia e Torre di Controllo ENAV, interventi tutti già realizzati ed espressamente citati a pagina 3 del Decreto 0676/2003?

La risposta (salvo documentate smentite, che attendiamo) ci pare scontata: dando esecuzione (per la parte che interessava a TA) a quel piano approvato con il predetto Decreto 0676/2003, ma con pesanti prescrizioni, rimaste (queste sì!) lettera morta.

In riferimento al Comunicato Stampa di ENAC, al quale riconosciamo il Ruolo di Ente Regolatore, seppur in conflitto di interesse (essendo nella fattispecie pure proponente la VIA attualmente in esame al Ministero dell’Ambiente), vorremmo sapere a fronte di quale autorizzazione e/o deroga l’aeroporto di Firenze opera oggi, con l’attuale flusso di passeggeri ed aeromobili, preso atto che il Piano di Sviluppo e la conseguente VIA 0676/2003, per espressa affermazione di TA, non sarebbero stati mai attuati.

In ogni caso, l’eventuale rinuncia (tutta da dimostrare) del proponente al Piano Generale di Sviluppo dell’Aeroporto orizzonti 2005 – 2010, non priverebbe di efficacia cogente il Decreto VIA 0676/2003 ed in particolare le relative prescrizioni (rimase inattuate) poste a tutela dell’ambiente e della salute e funzionali a rendere compatibile l’infrastruttura con tali indeclinabili valori, ciò a maggior ragione in considerazione dell’avvenuta (in tale arco temporale) sensibile implementazione del traffico aereo.

Partendo dal presupposto che Decreto VIA 0676/2003, alla luce anche delle precisazioni offerte sul relativo contenuto dal decreto presidenziale del 5.6.2012, sia ancor oggi pienamente valido ed efficace, si ritiene dunque, che, nell’esercizio delle rispettive competenze, TA debba ottemperare alle relative prescrizioni e ad esse debba adeguarsi anche ENAC, senza porsi al di sopra delle decisioni prese dagli organi preposti (Consiglio di Stato e Presidente della Repubblica).

Finché le prescrizioni di cui al Decreto VIA 0676/2003 non saranno puntualmente ottemperate, riteniamo che nessun altra VIA possa essere rilasciata, in ossequio al generale principio per cui una nuova autorizzazione non possa mai innestarsi su di una situazione di non piena conformità ai precedenti provvedimenti.

Infine, ci sia consentita un’evidenziazione “sulla sicurezza voli”: visto che il Decreto VIA 0676/2003, proprio in virtù dell’incidente occorso a Firenze nell’anno 1997, poneva specifiche prescrizioni finalizzate ad evitare il ripetersi di tali problematiche, viste anche le motivazioni rese dal Consiglio di Stato nel parere allegato al Decreto Presidenziale del 5.6.2012 e la successiva sentenza dello stesso Consiglio di Stato n. 5291/2013, l’ENAC non può affermare apoditticamente che la pista, senza ottemperare a tali prescrizioni (che prevedevano, fra l’altro, l’interramento dell’ultimo tratto dell’autostrada A11), sia sicura.

Ciò considerato anche il fatto che, dopo l’incidente del 1997, si sono verificati sulla pista altri due incidenti similari, fortunatamente senza conseguenze.

Da cittadini, considerate anche le numerose istanze di accesso agli atti protocollate presso i competenti enti e rimaste puntualmente inevase, vorremmo avere, in risposta, specifiche e documentate assicurazioni, e non semplici comunicati stampa.

 

Coordinamento Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia

Associazione VAS  Vita Ambiente e Salute Onlus

26-11-17 CStampa Risposta TA – ENAC

LE ASSOCIAZIONI E COMITATI protestano con l’UNESCO con richiesta audizione o cambiamento parere

Lettera all’Unesco:

22-11-17 Unesco WHC Compliant 

#1) ref7763_Ack to NGO_Petition_29.01.2015 

#2) Letter to Mrs Mechtild Rössler 

#3) 19-02-16 Letter to Irina Bokova 

#4) Fleet mix Regione-Arpat 

#5) Fleet mix Regione-Arpat con relazione 

#6) Decreto Decisorio Presidente Repubblica  

 

Coordinamento Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia – Prato 

Italia Nostra Toscana – Florence                                                                            WWF Toscana – Florence                                                                             Legambiente Toscana – Florence                                                             Medicina Democratica Onlus – Milan                                       Associazione Forum Ambientalista – Rome                         Associazione VAS, Vita Ambiente e Salute Onlus – Prato                             jointly domiciled to:

Coordinamento dei Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia Via G. Rodari, 14/16 Loc. Paperino –  59100 Prato (Po)Em@il :  ccsp.po.pt@gmail.com  & Certified Em@il:  ccsp.po.pt@pec.it

Il testo ufficiale in Inglese è nel primo allegato

 

Florence, Rome, Milan, Prato;  November  22th 2017

“Una grave mistificazione della realtà. E per di più, a richiesta.”

Non possiamo che chiamarlo così il report della missione Unesco World Heritage Centre capitanata dalla sig.ra  Isabelle Anatole-Gabriel e dal sig. Paul Drury di ICOMOS International, che durante la visita a Firenze hanno fatto un “endorsement” a gentile richiesta, con tante associazioni a livello Nazionale e Regionale sapientemente escluse dal confronto.

Stride infatti che alcuni Comitati ed Associazioni molto attivi in special modo sulla “questione aeroporto”, siano stati esclusi dalle audizioni, visto che avevano già prodotto esposti al precedente Direttore del World Heritage Center Sig. Kinshore Rao  (come da corrispondenze allegate #1/#2/#3) e che avevano già incontrato anche il Professor Maurizio Di Stefano della Icomos Italia di Napoli, consegnando un pesante faldone di criticità, inviato in copia anche al W.H.C.  La loro audizione è stata forse ritenuta troppo pericolosa, se non addirittura deleteria visto che gli stessi Comitati ed Associazioni hanno messo in scacco la Regione vincendo il Ricorso al TAR sulla Variante al Piano di Indirizzo Territoriale (PIT).

D’altra parte la citazione del Report ““La proposta attuale (figure 1 e 2) è quella di una pista sostitutiva dell’attuale di 2,4 km allineata est-ovest lungo la valle dell’Arno, con gli aerei che decollano verso ovest e atterrano da ovest, lontano dal centro storico ed evitando le aree residenziali circostanti e con un nuovo terminal a sud. Il percorso per la “riattaccata” (0,1 – 0,4% dei voli) passerebbe a nord del centro storico, lungo le pendici delle colline.”” …… è un banale copia- incolla di quanto scritto nello Studio di Impatto Ambientale di ENAC/TA, che ha ricevuto ben 142 prescrizioni dalla Commissione Nazionale di valutazione VIA (Parere 2235)

Gli stessi tecnici aeronautici ai quali ADF aveva commissionato uno studio (Ing. Umberto Corvari) hanno dichiarato che “cambiando l’orientamento della pista …. i problemi dei dirottamenti rimarranno come oggi, quindi stessa capacità operativa…se non verrà sorvolata la città di Firenze”.

I numeri dichiarati dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (ARPAT) e dalla stessa Regione Toscana nel procedimento Variante PIT , nelle fleet mix qui allegate (#4/#5) a tutti i documenti ufficiali attestano un sorvolo della città fra il 14% ed il 16%, ed in alternativa la cancellazione e/o dirottamento dei voli; ciò detto non si comprende come mai Isabelle Anatole-Gabriel e Paul Drury non abbiamo voluto considerare il contenuto di tale documentazione, facendo così presupporre una grave palese negligenza nella trattazione della materia.

Anche il testo sui dirottamenti, non prende atto che solo 1,9% dei dirottamenti è ascrivibile al problema venti di coda e quindi tali dirottamenti rientrano ampiamente nelle tolleranze prescritte dall’ICAO.

Non doveva poi essere sottovalutato che sui collegamenti (Scandinavia,  Russia, Medio Oriente) l’attuale aereo AB 319, che già opera su Firenze, ha un range di autonomia di ben 1000 Km in più degli aeromobili di “Classe C” che si vorrebbero fare operare sulla nuova pista;  quindi i collegamenti sulle destinazioni citate sono già possibili da subito, a maggior ragione se venissero messe in atto le prescrizioni derivanti dal Decreto di VIA 0676/2003.

Furbescamente viene fatta passare semplicemente come nuova pista quando invece si aumenta la categoria a “Classe a 4 D/E , rispetto all’attuale 3/C “ e quindi con aeromobili ben più grandi di categoria “D/E”, che arriveranno solo una volta ottenuto i dovuti “via libera” e calmate le acque.!

Se tale missione avesse avuto il reale obiettivo di verificare la sussistenza dei presupposti di tutela paesaggistica, avrebbe dovuto chiedere come mai  in merito alla attuale pista 05/23 non vengono effettuate le “ottemperanze” delle prescrizioni impartite con il sopra citato Decreto di VIA, prescrizioni resesi necessarie al fine di assicurare un minor impatto ambientale della infrastruttura, la protezione delle aree SIC,  una migliore gestione delle “buffer zone” per una visualità ottimale (OUV), con abbattimento  del rumore e miglior gestione del flusso di aeromobili. Obblighi previsti anche dal “Decreto Decisorio del Presidente della Repubblica” all’attenzione del  Ministero dell’Ambiente dal 5 Giugno 2012, (#6) e da allora mai reso pubblico fino a ieri 21/11/17, e mai attuato e/o fatto attuare nonostante i tecnici del Comune di Firenze crediamo facciano parte della Commissione Aeroportuale di Peretola.

Per tale ragioni consideriamo il report della missione Unesco del World Heritage Centre a Firenze, al punto 3.2 una palese intromissione NON tecnica, superficiale, non corretta, tecnicamente non veritiera, purtroppo da interpretare  come  un deprecabile “endorsement” politico, senza alcun valore tecnico-scientifico a supporto di quelle tesi.

Chiediamo quindi ai soggetti in indirizzo del WHC Committee di ritirare ufficialmente quanto dichiarato al 3.2 del Report, oppure, in alternativa, garantire la riapertura dell’istruttoria ampliando il quadro delle conoscenze tecnico-scientifiche attraverso gli apporti che potranno essere forniti dai portatori di interessi della collettività non auditi precedentemente.

Ci rendiamo fin da ora anche disponibili alla partecipazione ad un  contraddittorio tecnico approfondito sulla questione aeroportuale di Firenze, che consenta alla Commissione di conoscere le diverse opinioni su quanto in oggetto e di esprimersi con la dovuta autonomia e terzietà.

Decreto VIA Peretola 0676/2003 & Decreto Decisorio del Presidente della Repubblica

Prato, 21 novembre 2017                                       COMUNICATO STAMPA

Dopo le nostre continue, documentate e legittime richieste, abbiamo avuto il testo del Decreto Decisorio sul Ricorso proposto da ADF contro il Decreto di VIA 0676/2003

Prendiamo atto che il Presidente della Repubblica EBBE A RESPINGERE MOTIVATAMENTE IL IL RICORSO AVVERSO IL DECRETO di VIA 0676/2003 che a questo punto HA OBBLIGO DI OTTEMPERANZA, come avevamo sempre detto.

Ci corre l’obbligo visto gli ALLEGATI di porre le seguenti domande;

Perché il Ministero non ha mai ufficializzato tale decisione, se non oggi a seguito della nostra richiesta di accesso agli atti presentata ai sensi di legge?

Come mai nessuno – a quanto ci risulta dal 2012 ad oggi – ha verificato l’attuazione delle prescrizioni ivi contenute, sia per quanto concerne la sicurezza volo come per la tutela di ambiente, salute, patrimonio SIC.

Ma soprattutto, ci domandiamo nell’interesse dei sorvolati e trasportati se oggi l’Aeroporto di Firenze può continuare con il flusso di movimenti previsto dal Decreto di VIA 2003, senza aver OTTEMPERATO alle prescrizioni richieste, oppure debba essere previsto con effetto immediato un drastico ridimensionamento dei VOLI in assenza di tutele come disposto dal Decreto di VIA 0676/2003 tuttora vigente, quindi con flussi aeroportuali antem Decreto di VIA citato, ovvero 1, 5 milioni di passeggeri .!!

Non sta certamente a Noi fare queste valutazioni tecniche dai forti e inderogabili contenuti di etica di governo,  ma agli organi di verifica e controllo che a nostro avviso fin qui sono rimasti inspiegabilmente latitanti.  Ci saranno state omissioni ??, starà alla magistratura valutarne l’operato visto che appena pochi giorni orsono abbiamo depositato presso la Procura della Repubblica di Firenze un ulteriore esposto in tale senso.

D’altra parte a nostro modesto avviso;

Se per legge e per prassi consolidata il Ministero dell’Ambiente e la Regione Toscana avevano l’obbligo di verifica, come recita lo stesso Decreto di VIA 0676/2003 perché non è stato fatto.?

 

Se per legge e prassi consolidata, prima di sottoporre a Nuova Procedura di VIA una infrastruttura vi è “ l’obbligo del rispetto delle precedenti prescrizioni”, che a Firenze non è avvenuto visto che manca un documento che certifichi l’avvenuta ottemperanza ai sensi del precedente Decreto VIA;

Se per legge e prassi consolidata in assenza di avvenute ottemperanze vi è l’obbligo di rigetto della Nuova Procedura di Valutazione VIA, anche se recentemente ripresentata in virtù del nuovo Dlgs 104, che appare incostituzionale e difforme dagli indirizzi della stessa Direttiva UE 52/2014;

Se per legge e prassi consolidata in mancanza di tali “prescrizioni” lo sviluppo aeroportuale non può avere luogo senza le compensazioni e mitigazioni previste e quindi dovrebbe ritornare ad un diverso livello operativo;

Tutto ciò premesso, non essendo Noi certamente i depositari di certezze assolute, ma solamente attenti e scrupolosi verificatori del rispetto delle procedure di valutazione,  QUALCUNO a questo punto dovrà obbligatoriamente rispondere nel merito delle questioni sollevate, soprattutto sulla correttezza endo procedimentale degli atti e delle valutazioni.

Coordinamento Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia

Associazione VAS  Vita Ambiente e Salute Onlus

 

21-11-17 Comunicato Stampa DCC 0676-2003

Decreto Decisorio Presidente Repubblica

DVA.REGISTRO UFFICIALE.2017.0026944

Estratto Decreto VIA DVA-DEC-2003-_676

 

 

 

1052/2017 E’ numero del Nostro Ricorso-Petizione-Segnalazione (Promosso dall’ Assoc. VAS Onlus) per improprio recepimento della Direttiva UE 52/2014

Come detto da diverse settimane, avevamo sottoposto alla valutazione del Parlamento UE l’improprio recepimento di tale Direttiva con il Decreto Legislativo 104 che in modo improprio, incoerente ed a nostro avviso illegittimo stravolge gli intenti ed indirizzi della Direttiva UE citata.

Non a caso il primo procedimento a beneficiare di questo anomalo recepimento è la Nuova Valutazione VIA per l’aeroporto di Firenze, nel tentativo di sterilizzare le pesanti prescrizioni del parere 2235 del 2/12/16, che evidentemente a qualcuno non sono proprio piaciute, tanto da ripetere a nostro avviso  in maniera alquanto anomala il nuovo procedimento di VIA.

Informiamo pure che diverse Regioni hanno impugnato lo stesso Dlgs 104 di fronte alla Corte Costituzionale, naturalmente NON la Regione Toscana.

Anche altre Associazioni di livello Regionale e Nazionale hanno dopo di Noi inviato gli stessi ricorsi/segnalazioni perché il Decreto 104 naturalmente avrà il raggio di azione su tutte le questioni tecnico-infrastrutturali-ambientali del Nostro Paese.

Se i ricorsi UE verranno accettati è palese che il Dlgs 104 dovrà essere ritirato e/o modificato profondamente nella sostanza e tutti i procedimenti approvati automaticamente saranno illegittimi, visto che ancora oggi si dice …che la legge è uguale per tutti.

1052-2017 Ricorso-Petizione-Segnalazione UE

Coordinamento Comitati ed Associazioni per la Salute della Piana