Tutti gli articoli di franke

Altri commenti alla presa di posizione della CGIL metropolitano

CITTADINI AREA FIORENTINA

COMITATI DEI CITTADINI – FIRENZE

PUBBLICATO SU: cittadiniareafiorentina.wordpress.com

TROPPO TARDI CGIL, ‘AIRPORT CITY’ SI AVVICINA

Malgrado la buona volontà dimostrata dalla CGIL che martedì 9 febbraio ha promosso un seminario sul futuro dell’Aeroporto di Firenze, e malgrado il buon livello delle relazioni, l’ opposizione dichiarata di questo sindacato al Master plan di A.d.F. non convince del tutto.

 

Prima di tutto perché la presa di posizione arriva con troppo ritardo rispetto a precedenti confronti. Non ricordiamo che l’unanime rigetto della nuova pista espresso ad esempio nella due giorni sulla Variante al PIT organizzata al Polo scientifico di Sesto F.no nel dicembre del 2012 dal Garante per la comunicazione della Regione, come in numerose altre occasioni, trovasse ascolto tra lerappresentanze sindacali.

In secondo luogo perché a dispetto della chiara opposizione a quest’opera da parte di un segretario nazionale come Nicola Nicolosi (corrente Landini), che ha inquadrato la vicenda nella generalederegulation aeroportuale italiana, Paola Galgani, neosegretaria fiorentina della CGIL ha decisamente ripiegato su una rassicurante concertazione, richiamandosi al rispetto delle regole e dellasicurezza, e soprattutto dei posti di lavoro (con un inopportuno riferimento alla vicenda Laika di S. Casciano) senza cogliere la dimensione aberrante della crisi ecologica e ‘antropologica’ della Piana, schiacciata dalla previsione di un aeroporto di 5 Mln di pax/a entro il 2029.

Naturalmente anche in questo caso i proponenti di quello sciagurato progetto – AdF, vertici regionali ed ENAC – si sono ben guardati dal presentarsi in Borgo dei Greci.

Tra i Sindaci presente solo quello di Calenzano. Assente benché invitato il Magnifico Rettore, sostituito da docenti del Polo scientifico di Sesto.

 

Per il resto poche le novità rispetto a quanto già si sapeva sull’assoluta insostenibilità del nuovo ‘Vespucci’ e sull’imponente quantità di documenti (ridondanti e infarciti di refusi) sotto cui AdF vorrebbeseppellire ogni seria procedura di VIA presso il Ministero dell’Ambiente, respingendo le numerose osservazioni, anzi proponendosi, di concerto con una parte del potere politico regionale e nazionale, dismontare e schivare qualsiasi parere tecnico su quello che Fabio Zita, ex responsabile dell’Ufficio VIA della Regione Toscana, ha definito ‘il peggior progetto mai visto in 35 anni di servizio’.

Quanto ai vertici regionali di questa nuova legislatura essi hanno abbandonato ogni residuo scrupolo ambientalista: insieme al Parco della Piana anche la famosa pista di 2000 m. è da tempo scomparsa dall’ orizzonte della discussione politica.

Intanto rispunta, anche da parte di ambienti universitari, la proposta ‘accademica’ di un allungamento della pista attuale in direzione sud ovest, proposta insostenibile sia perché l’autostrada A11 non si può interrare, sia perché la pista finirebbe addosso alla città, anzi ad un centro storico minore come quello di Quaracchi.

Dopo la fallita introduzione dell’emendamento taglia VIA in Commissione Bilancio della Camera da parte di due parlamentari della maggioranza, (vedi notiziario del 16 dicembre 2015) tarda il parere del Nucleo VIA del Ministero dell’Ambiente per la cui risposta sarebbero scaduti i termini.

Auspicando che il Ministero dell’Ambiente dia parere negativo nella procedura di VIA sul Master plan di AdF, avanziamo tre modeste proposte:

  • ‘Toscana Aeroporti’ specializzi sempre più il ‘Vespucci’ di Firenze come ‘city airport’, analogamente a numerosi altri esempi europei
  • la stessa società – chiesto il potenziamento dei collegamenti ferroviari con Firenze e assicurati i posti di lavoro – qualifichi sempre più il ‘Galilei’ di Pisa come vero scalo intercontinentale
  • si istituisca, come già previsto, l’Osservatorioper l’applicazione del PIT e l’avvio del Parco agricolo della Piana, adottando politiche legate alla difesa dell’ambiente e alla promozione dellaricerca scientifica

La Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze dice NO al nuovo aeroporto di Peretola. Intervista a Ciulli

Al Seminario organizzato il 9 febbraio scorso in Borgo de’Greci erano stati invitati tutti i soggetti a vario titolo interessati alla nuova pista , ma …..i proponenti non si sono presentati . Segno che il confronto non piace. Forse perché hanno molto da nascondere e preferiscono organizzare le sceneggiate agli stand di piazza della Repubblica senza contraddittorio !

La CGIL ha detto un secco NO a questa opera costosissima ( 1 miliardo di € ?) , dannosa e pericolosa , rigettando il confuso slogan di Toscana Aeroporti ed Enac sui posti di lavoro.

Ecco gli invitati:

il Presidente del Nucleo di Valutazione per l’Impatto Ambientale – Regione Toscana,il Magnifico Rettore dell’università degli studi di Firenze,il Presidente ENAC, il Presidente Adf (Toscana Aeroporti), i rappresentanti degli RSU del polo scientifico – Sesto F.no, il Comune di Sesto Fiorentino, il Comune di Calenzano, il Comune di Firenze, il Comune di Campi Bisenzio, il Presidente Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, il Responsabile VIA_VAS – ARPAT, ASL 10 Firenze, USL 4 Prato; Coordina:  Bahram Asghari – Coordinatore “Democrazia e Lavoro”-CGIL Firenze Introduce:  Paola Galgani – Segretario CdLM – CGIL Firenze Intervengono: Nicola Nicolosi – Coordinatore nazionale “Democrazia e Lavoro” – CGIL Fabrizio Solari – Segretario nazionale CGIL

Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2016/02/01/futuro-dellaeroporto-un-incontro-al-salone-di-vittorio-alla-cgil-con-i-vari-soggetti-interessati/
Copyright © gonews.it

L’intervista a Ciulli Gianfranco , Coordinatore dei Comitati e Associazioni contro l’aeroporto

Ciulli dopo il seminario della Cgil FI

Nardella fa lo gnorri con l’Unesco

Firenze nel mirino dell’Unesco.                     E Nardella? Dietro una foglia di fico

Aeroporto e Decreto Sblocca Italia.Rossi e la sua Giunta pensavano di essersene lavate le mani e invece dovranno rimetterci la faccia.

 

SENTENZA N. 7 ANNO 2016

LA CORTE COSTITUZIONALE

(….omissis…)

1) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 1, commi 2 e 4, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133 (Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive), convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 11 novembre 2014, n. 164, nella parte in cui non prevede che l’approvazione dei relativi progetti avvenga d’intesa con la Regione interessata;

2) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 10-bis, del d.l. n. 133 del 2014, nella parte in cui non prevede che l’approvazione del Piano di ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria avvenga d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni;

3) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 11, del d.l. n. 133 del 2014, nella parte in cui, ai fini dell’approvazione, non prevede il parere della Regione sui contratti di programma tra l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) e i gestori degli scali aeroportuali di interesse nazionale.

Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 1° dicembre 2015.