Tutti gli articoli di franke

Rischio Toscochimica . Solo noi lo sapevamo ? No , anche il Sindaco di Prato .

28.02.2017 da Notizie di Prato

Peretola : rischio incidenti troppo alto, esulta il fronte del no: “Lo avevamo detto”

Il portavoce Ciulli: “Già nel Consiglio comunale aperto avevo citato Toscochimica come un pericolo reale perchè presente nella rotta di atterraggio. Ora vogliamo vedere tutte le prescrizioni ministeriali”

Peretola: rischio incidenti troppo alto, esulta il fronte del no: "Lo avevamo detto"

La prescrizione della commissione ministeriale Via che impone a Enac e a Toscana Aeroporti di affidare a un soggetto terzo e pubblico uno studio di approfondimento sul rischio incidenti aerei come rilevato in esclusiva ieri da Notizie di Prato , riempie di soddisfazione i comitati contrari al progetto di ampliamento del Vespucci. Non è solo perchè la strada per realizzare la nuova pista che porterà sui cieli pratesi decolli e atterraggi è a questo punto ripidissima, ma anche perchè da sempre il coordinamento dei comitati ha segnalato lo stabilimento della Toscochimica come un ostacolo insormontabile in quanto presente lungo la rotta di atterraggio a pochi metri dalla pista e ad alto rischio incidenti. Impossibile quindi, non esultare: “Apprendiamo la notizia con soddisfazione – afferma il portavoce del coordinamento Gianfranco Ciulli – noi abbiamo sempre detto ciò che la commissione Via ha messo in quel parere. Già nel Consiglio comunale aperto a Prato io feci espressamente riferimento alla Toscochimica per la rotta di atterraggio. Altre problematiche saranno citate dal documento della commissione Via che spero di poter leggere quanto prima, ma a mio avviso quella dell’approfondimento sull’incidentalità aerea e sullo stabilimento della Toscochimica è la quella preponderante anche perchè viene esautorata Enac. Nel master plan evidentemente non specifica bene i profili di sicurezza necessari. A mio avviso l’unico soggetto terzo pubblico è la Easa di Colonia dato che Enac ha eluso i riferimenti dati da Cnr e dalla stessa università. L’affidamento a un soggetto pubblico terzo di esperienza mi fa pensare che se il sindaco Biffoni avesse fatto quanto gli aveva chiesto il Consiglio comunale e cioè di affidare a un soggetto terzo di fama internazionale uno studio sugli impatti dell’aeroporto in funzione della presentazione delle osservazioni, la questione sarebbe stata tronacata sul nascere”.
Il coordinamento dei comitati ha presentato una formale richiesta alla direzione generale del ministero per avere copia del decreto del ministero o del parere della commissione che ancora, a tre mesi, dall’esito positivo, non sono stati pubblicati. Ciulli aggiunge un altro aspetto tecnico che potrebbe essere tra le 250 pagine di prescrizioni ministeriali. “E’ un aeroporto 4DE cioè per i voli intercontinentali. In base al regolamento Icao ed Enac dovrebbe avere una pista di rullaggio obbligatoria. Enac invece, attraverso una deroga al suo stesso regolamento, dà come soluzione tecnica il cosiddetto “Turn Pad/Back track” cioè si fa tutto nella stessa pista. Un aereo in fase di decollo può tornare indietro nella stessa pista se ne ha necessità. Pensate cosa succederebbe se in quel momento è in arrivo un aereo che per un guasto o un bird strike deve necessariamente atterrare. E’ a rischio l’incolumità pubblica”.

Una buona notizia per la difesa dell’ambiente e del paesaggio

justice

di Marco Preve

Una sentenza fissa un precedente importante per le associazioni che difendono il territorio: le associazioni ambientaliste non devono pagare i costi di accesso alla giustizia.

È una sentenza che segna un punto e un importantissimo precedente a favore delle onlus ambientaliste quella con cui la Commissione Tributaria regionale della Liguria ha accolto il ricorso dell’associazione Vas (Verdi, Ambiente Società) annullando una disposizione della segreteria del Tar che obbligava il Vas a pagare il cosiddetto contributo unificato relativo all’instaurazione di una causa davanti allo stesso Tribunale amministrativo regionale …

I giudici tributari regionali hanno accolto il ricorso del Vas presentato dall’avvocato Daniele Granara ribaltando così la sentenza di primo grado della Commissione Tributaria Provinciale che era invece favorevole all’obbligo di pagamento.

La sentenza si basa sul rispetto della Convenzione di Aarhus (firmata nella cittadina di Aarhus, in Danimarca, nel 1998) “ratificata – spiegano i giudici – dalla Repubblica Italiana con la legge 108 del 2001, impegna gli stati membri a prevedere l’adeguato riconoscimento e sostegno delle organizzazioni che promuovono la tutela dell’ambiente e a provvedere affinché l’ordinamento si conformi a tale obbligo, specie in materia di accesso alla giustizia, negare l’esenzione dal pagamento del contributo unificato per atti quali i ricorsi giurisdizionali finalizzati alla difesa di interessi collettivi diffusi in materia ambientale, porterebbe ad un evidente contrasto tra il diritto interno e le norme europee di pari rango, in quanto recepite nella legislazione nazionale, le quali mettono chiaramente in evidenza che il costo dei procedimenti giurisdizionali sopra indicati debba essere gratuito o non eccessivamente oneroso”.

Negli ultimi anni proprio questi costi sono aumentati e in passato l’ex presidente del Tar Liguria Santo Balba aveva spiegato come tale scelta scoraggiasse di fatto molti cittadini impossibilitati a versare alcune migliaia di euro solo per avviare la causa.

Nel caso in questione i Vas avevano impugnato davanti al Tar una deliberazione della Regione del 2014 che riguardava il “Progetto di coltivazione congiunta e recupero ambientale delle cave Gneo, Giunchetto e Vecchie Fornaci”.

Poiché il contributo unificato muta a seconda del valore della causa, per il business in ballo i questa vicenda i Vas avrebbero dovuto sborsare seimila euro in partenza.

È evidente che proprio tali costi siano un fortissimo deterrente per molte associazioni che si battono sul territorio per la difesa dell’ambiente e del paesaggio. La sentenza della Commissione Tributaria fissa un precedente importante che faciliterà l’azione delle associazioni di difesa del territorio.

La sentenza:

http://def.finanze.it/DocTribFrontend/getGiurisprudenzaDetail.do?id={9C873F7F-154B-4D60-A129-A97C25C1260F}

 

Aeroporto : cominciano a prendere le distanze gli uni dagli altri

Da ” Tutto Sesto. Sesto Fiorentino a portata di click ”

13 nov 2016

Dall’unità di intenti alla rissa istituzionale il passo è stato più breve del previsto. Anche inaspettato. Giovedì sera – scrive La Nazione – il vertice Pd aveva sancito la pax toscana: sulle grandi infrastrutture, tutti dalla stessa parte. Nessuna polemica. Poi, dopo che il governatore Rossi aveva sollecitato il governo per accelerare la valutazione d’impatto ambientale per far partire lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola, attesa da un anno di rinvio in rinvio, ieri è partito il missile ministeriale insieme alla contraerea della Regione.

«Il procedimento di valutazione dell’impatto ambientale sul progetto per l’aeroporto di Firenze è estremamente complesso e vede molti soggetti istituzionali coinvolti a vario titolo», spiega stizzito il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Il procedimento è complesso, serve tempo. Eppure era stato lui, non più tardi della fine di agosto, che a Palazzo Vecchio aveva detto che la Via sarebbe arrivata a giorni. Sono passati due mesi e mezzo, intanto, prima della nota ufficiale con cui il governo rimbalza la colpa alla Regione. «Il calendario dei lavori previsto dalla Commissione Via – spiega Galletti – ha subito di recente uno slittamento temporale a seguito di una richiesta della Regione Toscana, tramite il proprio rappresentante ufficiale, per poter approfondire alcuni aspetti tecnici ritenuti rilevanti».

Proprio su questo punto al presidente della Regione Enrico Rossi salta la mosca al naso. La verifica è immediata. «Sentiti gli uffici regionali e il dirigente del settore che rappresenta la Regione Toscana nella Commissione Via, si esclude con certezza che vi sia mai stata alcuna richiesta d’approfondimento», risponde la Regione con una nota al ministro dell’ambiente.

Coordinamento Comitati ed Associazioni per la Salute della Piana