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Relazioni Finali Dibattito Pubblico Nuovo Aeroporto di Firenze
…. come diceva qualcuno, ora ….. c’ho le prove.!!!
La Regione, Enac, Gestore e MiTE hanno sempre dichiarato che lo sviluppo aeroportuale di Firenze NON E’ MAI STATO ATTIVATO.!
Però questi documenti da Noi rinvenuti dichiarano e dimostrano …….. L’ESATTO CONTRARIO.!
La lista dei documenti rinvenuti è in fondo alla pagina.!!
Anche il MiTE nella sua contro risposta del 25 di Gennaio, elude di dare spiegazioni circa il comportamento omissivo da parte del Ministero ma certifica sulla base della nostra lettera del 22/12/21, che non esistono “Deroghe” alle procedure, che di fatto confermano che gli aerei senza compatibilità ambientale non possono volare … e molto altro ancora.
Con i documenti rinvenuti la presunzione diventa certezza proprio per quanto dichiarato il 12 dicembre 2008 da parte del Tavolo Tecnico costituito in Commissione di Valutazione composta da ENAC,ENAV,ADF e Regione Toscana (salvo se altri) che ha pubblicato lo “Studio di valutazione di ipotesi alternative di pista volte al miglioramento dell’operatività e dell’impatto ambientale dell’Aeroporto Vespucci”
In tale studio di cui alleghiamo gli estratti salienti, viene certificato da parte dei componenti della Commissione di Valutazione l’avvenuto sviluppo aeroportuale, il che sulla base delle norme vigenti obbligava ed obbliga il gestore all’applicazione di tutte le prescrizioni precettive rimaste inattuate e al MiTE e Regione Toscana l’obbligo della verifica di tali prescrizioni precettive, come normalmente avviene per tutti gli aeroporti italiani.
Infatti con la documentazione acquisita la Torre di Controllo ENAV, le stazioni Polizia e GDF, il piazzale EST, la pista 05/23, i raccordi e loop a fine testata 23, queste infrastrutture hanno ricevuto la preliminare compatibilità ambientale per effetto di quanto statuito dal Decreto di VIA 0676/2003. E’ palese ed incontestabile che lo sviluppo aeroportuale è pienamente avvenuto perché con queste nuove infrastrutture rese operative dal 2004 in poi, di fatto sono state generate le premesse infrastrutturali e le condizioni tecniche per il susseguente sviluppo aeroportuale in termini di movimenti e di traffico passeggeri (fra l’altro anche con velivoli di classe superiore rispetto a quelli approvati dal Masterplan.), il tutto certificato dalle statistiche di Assaeroporti.
Da notare anche come un Ministero (MiTE) nella lettera del 7 Dicembre qui allegata, attesti sulla base di quanto dichiarato dal Gestore e dal Ministero Infrastrutture (MIMS) che non si è mai concluso l’accertamento della Conformità Urbanistica, quindi mancanza di Conformità Urbanistica da noi sempre denunciata e che nonostante le richieste di accesso atti, nessuno ci ha mai fornito in toto.
Prove alla mano, nessuno da ora in poi potrà negare come avvenuto nel passato, che lo sviluppo aeroportuale NON è mai avvenuto.
Naturalmente Noi abbiamo immediatamente contro dedotto alla risposta del Dott. Meschini del 25 Gennaio, notificando le omissioni intervenute, ma per ora in attesa di risposta, preferiamo non pubblicarla.
IL GRUPPO TECNICO
IL DOTT. MESCHINI DOVRA’ RISPONDERE NEL MERITO, PERCHE’ ORA ABBIAMO LE PROVE. LO STESSO GESTORE HA DICHIARATO DI AVER ATTIVATO IL MASTERPLAN, QUINDI DOVE SONO LE MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI ??
ci dicono che “” la legge e’ uguale per tutti””
Però non riusciamo a capire come mai per l’attuale Aeroporto di Firenze, la verifica delle prescrizioni del Decreto di VIA 0676/2003, prescrizioni riconfermate del Decreto Decisorio Presidenziale del Giugno 2012 con annesso parere del Consiglio di Stato, ….. vengono puntualmente disattese e disconosciute dagli Enti preposti alla verifica.
Eppure per altri aeroporti le verifiche vengono puntualmente effettuate, vedasi Bologna.
Per l’aeroporto di Firenze invece, nonostante il Ministero della Transizione Ecologica dichiari che non esistono leggi, atti, norme di settore che possano “dispensare” lo stesso Ministero dal procedere con la verifica, …., questa verifica da ben 18 anni è stata ” dimenticata”, ed alle richieste di effettuarla, il Ministero tace e non risponde.
Similare comportamento per la Regione Toscana, cioè l’Ente che deve verificare tutte le avvenute prescrizioni precettive (eccetto una) del Decreto di VIA, dichiara la stessa Regione (comma a) che non esistono leggi, atti, che la possano “dispensare” dalla verifica, ma si guarda bene …… dal controllare, nonostante le competenze alla stessa attribuite.
Allora ci domandiamo; ma veramente la legge è uguale per tutti ??
l’uso ed abuso strumentale di uno status
chi controlla, ….. e chi fa finta …… di controllare.!!
Elaborazione del Gruppo Tecnico
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LA SAGA DEL RIMPALLO, MA PRIMA O POI, I NODI VENGONO AL PETTINE.!!
La Regione cerca furbescamente di glissare sulle proprie responsabilità di verifica e controllo, attribuendole al Ministero dell’Ambiente (oggi MiTE), che sicuramente risponderà … con dovizia di particolari, mentre la nostra del 4 Maggio c.a. co-indirizzata anche alla Regione era basata sulle attribuzioni di singole competenze emanate dal Decreto di VIA 0676/2003, perciò se la Regione non fosse competente per l’operatività aeroportuale, certamente lo è per tutte le altre prescrizioni precettive di mitigazione-compensazione rimaste non ottemperate, incluso la via di rullaggio e che dovevano essere applicate almeno contestualmente allo sviluppo aeroportuale. BASTA LEGGERE PER CAPIRE, quindi lo scarica barile presto finirà.!
IL TEAM TECNICO
quali leggi sono state utilizzate per conferire la certificazione aeroportuale ??
Oggi, per poter iniziare i lavori di ristrutturazione e chiedere i Super bonus edilizi, ai cittadini è richiesto di incaricare un tecnico abilitato, che avrà il compito di certificare mediante asseverazione, la conformità urbanistica, cioè l’assenza di irregolarità presenti sull’immobile o, diversamente, la presenza di «difformità edilizie», rilevabili tra le planimetrie depositate presso Comune e Catasto e lo stato reale dell’immobile.
Le incongruenze, se non addirittura una difformità originaria, ovvero quando l’opera è stata fin dall’inizio realizzata in assenza dell’autorizzazione della pubblica amministrazione o non rispettando il progetto autorizzato e depositato in Comune, certificano gli «abusi edilizi». Essi sono ostativi alla concessione dei bonus edilizi, ma se il cittadino ne beneficia a seguito di eventuali dichiarazioni mendaci, verificandone l’esistenza negli anni successivi, l’Agenzia delle Entrate, ha l’obbligo d’imporre sanzioni economiche e la restituzione, con interessi, delle somme elargite.
Perché lo Stato impone controlli e sanzioni ad un semplice cittadino e nella fattispecie precedentemente descritta non fa nulla??