Peretola : rischio incidenti troppo alto, esulta il fronte del no: “Lo avevamo detto”
Il portavoce Ciulli: “Già nel Consiglio comunale aperto avevo citato Toscochimica come un pericolo reale perchè presente nella rotta di atterraggio. Ora vogliamo vedere tutte le prescrizioni ministeriali”
La prescrizione della commissione ministeriale Via che impone a Enac e a Toscana Aeroporti di affidare a un soggetto terzo e pubblico uno studio di approfondimento sul rischio incidenti aerei come rilevato in esclusiva ieri da Notizie di Prato , riempie di soddisfazione i comitati contrari al progetto di ampliamento del Vespucci. Non è solo perchè la strada per realizzare la nuova pista che porterà sui cieli pratesi decolli e atterraggi è a questo punto ripidissima, ma anche perchè da sempre il coordinamento dei comitati ha segnalato lo stabilimento della Toscochimica come un ostacolo insormontabile in quanto presente lungo la rotta di atterraggio a pochi metri dalla pista e ad alto rischio incidenti. Impossibile quindi, non esultare: “Apprendiamo la notizia con soddisfazione – afferma il portavoce del coordinamento Gianfranco Ciulli – noi abbiamo sempre detto ciò che la commissione Via ha messo in quel parere. Già nel Consiglio comunale aperto a Prato io feci espressamente riferimento alla Toscochimica per la rotta di atterraggio. Altre problematiche saranno citate dal documento della commissione Via che spero di poter leggere quanto prima, ma a mio avviso quella dell’approfondimento sull’incidentalità aerea e sullo stabilimento della Toscochimica è la quella preponderante anche perchè viene esautorata Enac. Nel master plan evidentemente non specifica bene i profili di sicurezza necessari. A mio avviso l’unico soggetto terzo pubblico è la Easa di Colonia dato che Enac ha eluso i riferimenti dati da Cnr e dalla stessa università. L’affidamento a un soggetto pubblico terzo di esperienza mi fa pensare che se il sindaco Biffoni avesse fatto quanto gli aveva chiesto il Consiglio comunale e cioè di affidare a un soggetto terzo di fama internazionale uno studio sugli impatti dell’aeroporto in funzione della presentazione delle osservazioni, la questione sarebbe stata tronacata sul nascere”.
Il coordinamento dei comitati ha presentato una formale richiesta alla direzione generale del ministero per avere copia del decreto del ministero o del parere della commissione che ancora, a tre mesi, dall’esito positivo, non sono stati pubblicati. Ciulli aggiunge un altro aspetto tecnico che potrebbe essere tra le 250 pagine di prescrizioni ministeriali. “E’ un aeroporto 4DE cioè per i voli intercontinentali. In base al regolamento Icao ed Enac dovrebbe avere una pista di rullaggio obbligatoria. Enac invece, attraverso una deroga al suo stesso regolamento, dà come soluzione tecnica il cosiddetto “Turn Pad/Back track” cioè si fa tutto nella stessa pista. Un aereo in fase di decollo può tornare indietro nella stessa pista se ne ha necessità. Pensate cosa succederebbe se in quel momento è in arrivo un aereo che per un guasto o un bird strike deve necessariamente atterrare. E’ a rischio l’incolumità pubblica”.
Coordinamento Comitati ed Associazioni per la Salute della Piana
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